Gaia Sigalini Osteopata D.O

Quante volte abbiamo sentito dolore alla schiena nell’arco della nostra vita?
Per poter parlare di mal di schiena , è necessario prima comprendere l’area del dolore (dorsale, lombare, sacrale), il tipo di dolore ( a punta, irradiato all’arto inferiore o alle coste, a fascia ) e le sue manifestazioni temporali (presente solo al mattino, solo alla sera, che sveglia durante il sonno..)e se è evocabile con alcuni movimenti che compiamo ( ad esempio, stando seduti, in piedi, inclinando il tronco ) oppure sempre presente indipendentemente dal movimento.
Da non dimenticare è sicuramente l’insorgenza di questo dolore, se a seguito di un trauma oppure senza una causa scatenante.
Due classici casi di dolore , per esempio, sono il dolore inter-scapolare (che il soggetto racconta come un coltello tra le scapole) e il dolore lombare basso , quasi sacrale.
In questI casi l’osteopata analizzerà la qualità di movimento su tutti i piani dei vari distretti interessati (vertebrale, fasciale, nervoso), prendendo in considerazioni altre manifestazioni che si possono presentare ( ad esempio, reflusso gastroesofageo, mal di testa, disturbi intestinali di varia natura) cercando un dialogo palpatorio dinamico con la persona , essendo essa in perenne evoluzione. Lo scopo è sempre quello di individuare le aree in cui non c’è un quadro funzionale ottimale , di arrivare all’origine del problema e non fermarsi al sintomo, offrendo al corpo la possibilità di correggersi tramite impulsi palpatori dati dall’operatore.