Perché l’osteopatia?

Perché l’osteopatia?

 

 

 

 

 

Il vantaggio enorme dell’osteopatia è che è in grado di fornire una valutazione osteopatica funzionale,manuale, sistemica comprendente visceri e il cranio(non solo le articolazioni).
In un approccio osteopatico è impossibile non prendere in considerazione i visceri come i polmoni, l’esofago, il fegato, il cuore, l’intestino, i reni, la vescica, l’utero.. .
Unire le parti che per questioni didattiche sono state divise non solo nella valutazione ma anche nel trattamento, può davvero fornire al corpo il punto di partenza ideale, condizioni ideali in cui potersi autogestire, infatti il corpo non ragiona per segmenti nel suo funzionamento, anzi! L’ottimo funzionamento è un lavoro continuo e integrato.

Ad esempio, un soggetto può presentare insieme :
una disfunzione osteopatica intestinale, una disfunzione osteopatica nel tratto lombare della colonna vertebrale, una disfunzione osteopatica fasciale in fossa iliaca.
Si organizzano spesso così le disfunzioni osteopatiche, con un disadattamento funzionale su sistemi culturalmente scollegati tra loro, vediamo in questo esempio il sistema strutturale, viscerale, fasciale.
Avendo l’osteopata strumenti per poter agire su tutti e tre gli aspetti, il corpo sarà accomodato al massimo per poter riprendere la sua funzione in modo sicuramente migliore, con meno ostacoli.
Questa è la grande forza dell’osteopatia: incoraggiare il sistema a tornare a gestirsi con meno ostacoli e a farlo sempre meglio. 

Per questo la definizione di osteopatia parla di innescare i processi di auto guarigione dell’organismo, perché non è l’osteopata che cura, ma crea le condizioni più comode affinché il corpo possa correggere innumerevoli disturbi.
È inoltre pressoché privo di effetti collaterali, quindi la vera domanda è…

 

perché no?